Autore: Michael Gunter

Casa editrice: Astrolabio

Anno di pubblicazione: 2008

ISBN: 978-88-340-1529-2

D. W. Winnicott sviluppò tra il 1964 e il 1968 un tipo di intervento applicabile nel primo colloquio con bambini come strumento diagnostico-terapeutico, e lo chiamò "squiggle game", ossia il "gioco dello scarabocchio". Egli lo presentava la bambino semplicemente così: "Io chiudo gli occhi e faccio uno scarabocchio sul foglio; tu ci disegni sopra e lo fai diventare ciò che voglio". E' essenziale comprendere che questa non è mai stata considerata da Winnicott una "tecnica", ma solo un modo per entrare in rapporto col piccolo paziente, per creare un colloquio con lui. Per Winnicott la psicoterapia stessa è qualcosa che ha a che fare con due persone che giocano insieme, e il gioco dello scarabocchio serve, appunto, a creare uno spazio in cui possa esprimersi il potenziale ludico della mente infantile. Quando ciò avviene, il bambino si apre interamente e crea col terapeuta una relazione densa, piena e fiduciosa che è molto raro poter raggiungere con altri mezzi in un prima contatto. Malgrado l'intenso uso e l'ampia diffusione che questo tipo di intervento ha avuto, non solo in ambienti psicoanalitici, la letteratura scientifica è tuttora singolarmente avara di contributi al riguardo: pochissimi articoli, brevi, e, dopo i due testi in cui Winnicott illustrava il gioco dello scarabocchio, questo è il primo libro dedicato ad esso. Dopo un'ampia rassegna del lavoro di ricerca che a partire da Winnicott è stato elaborato sul gioco dello scarabocchio, l'autore, psicoanalista e psichiatra infantile con più di vent'anni di esperienza nella pratica dello scarabocchio, presenta in grande dettaglio quattordici casi di intervento con bambini e adolescenti, quasi tutti riportati integralmente, con i disegni annessi e i punti salienti del colloquio che si è instaurato tra terapeuta e paziente a proposito dei disegni stessi. La ricchezza del materiale, la generosità di indicazioni cliniche e diagnostiche, la capacità di rendere ogni volta vivo l'incontro unico e irripetibile col paziente e di farne partecipe il lettore, fanno di questo libro una lettura illuminante per chiunque si trovi in posizione di dover cercare un accesso alle esperienze e alle emozioni più intime di un bambino