Autore: Guglielmo Gulotta

Casa editrice: Giuffrè Editore

Anno di pubblicazione: 2007

ISBN: 88-14-12564-3

I processi che concernono il mobbing stanno proliferando. Lavorare stanca, diceva Cesare Pavese, ma è anche vero che il luogo di lavoro, come ogni altro luogo, può essere sede di soprusi. Oggi abbiamo identificato alcuni tipi di vessazione che possono incidere non solo sulla vita lavorativa ma, di conseguenza, sulla psiche e sull'esistenza anche non lavorativa delle persone. Questo volume - arricchito da significativa casistica dell'autore - in una prospettiva psico-giuridica affronta l'argomento in una chiave nuova e diversa da quella corrente. Esso tende a rispondere ai seguenti quesiti: Perché e a quali condizioni le angherie subite nel luogo di lavoro possono, per taluni e non per altri, avere conseguenze di carattere psichico ed esistenziale? Perché taluni commettono prepotenze su altre nel luogo di lavoro? Quali pre-condizioni ambientali e personali favoriscono il fenomeno? Come distinguere i mobbizzati da coloro che simulano questa condizione o che erroneamente attribuiscono i loro disagi psico-esistenziali alla situazione lavorativa? Come evitare che false accuse di mobbing mobbizzino l'innocente?
Un libro per magistrati, perché possano distinguere i fatti dai fattoidi; un libro per psicologi, psichiatri e medico-legali, perché aiutino i giudicanti in questa distinzione; un libro per avvocati, perché sappiano, sulla base di questa distinzione, far valere al meglio i diritti dei loro clienti.