Leonard Orr, Konrad Halbig
Antonino Ferro (a cura di)
Applichiamo Ottimi Sconti
su tutti gli ordini
La più vuota delle immagini
Arte e figure della morte
Prezzo: 15 €
Autore: Giorgio Pigafetta
Casa editrice: Bollati Boringhieri
Anno di pubblicazione: 2011
ISBN: 978-88-339-2168-6
Della morte non si dà rappresentazione. Niente sembra potersi riflettere nel suo specchio buio o riecheggiare nella sua muta quiete, sicché le forme, i colori, i suoni, le parole con cui le opere d’arte cercano di raffigurarla finiscono per produrre soltanto bellezza impotente. Ma, nonostante sia votato allo scacco, si rinnova continuamente il tentativo della vita di esprimere in immagini il proprio esito ineluttabile e inconoscibile. È questa inesausta energia vitale di ogni cultura artistica di fronte alla morte l’oggetto dell’originalissimo saggio di Giorgio Pigafetta. Dagli ambiti più diversi - pittura, narrativa, cinema, architettura, poesia, teatro, fotografia - vengono prelevate venti figure che sfidano l’impossibile, incaricandosi di rendere la morte visibile allo sguardo dei mortali. Sotto le sembianze del vivente ischeletrito di Albrecht Dürer, o nei veri cadaveri plastinati di Gunther von Hagens, attraverso la carne purulenta del Filottete sofocleo, che si decompone da vivo, o lungo il corpo inerte di Marat appena ucciso sulla tela di Jacques-Louis David, va in scena la multiforme declinazione del rapporto tra vita e morte: la loro asimmetrica alleanza, l’effimero dominio dell’essere, la permanenza senza rimedio del nulla. Rappresentare «la più vuota delle immagini» vuol dire allora conferire al morto il suo carattere di spoglia e al tempo stesso celebrare in quel simulacro l’individuo che è stato. Alla vita e ai suoi interrogativi le figure esemplari di Pigafetta alla fine ci riconducono.
©2005-2021 Bonadonna Libri - P.IVA 04055410486 - Ultimo Aggiornamento 19/04/2024 - tel. 0571-993902
Realizzato da Extendi,
CSS,
Privacy,
Links