Autore: Erving Polster

Casa editrice: Astrolabio

Anno di pubblicazione: 1988

ISBN: 978-88-340-0923-9

Prendendo ad esempio il romanziere, Polster propone agli psicoterapeuti un nuova atteggiamento mentale fondato sul potenziale curativo della presa di coscienza, da parte del paziente, dello straordinario interesse di cui è colma la sua vita. Da questa semplice prospettiva esamina gli intrecci, la suspense, le caratteristiche uniche e gli eventi quotidiani, delineandone vividamente i contributi al superamento creativo delle esperienze problematiche. L'autore definisce la storia come lo strumento basilare per il rinnovamento dell'uomo e propone specifiche procedure, illustrate con casi clinici, per raccogliere (far venire alla luce?) le storie e restituire loro l'importanza che meritano nella vita dei pazienti. Presenta inoltre un esame di vasta portata delle origini e i poteri della capacità umana di rimanere affascinanti, e rivela la trasformazione del dialogo interno in espressione. Il tema del libro - che ogni vita merita un romanzo - può dare nuove prospettive anche a chi non sia psicoterapeuta di professione. Il lettore potrà rendersi conto di vivere esperienze che, se considerate nella maniera giusta, sono fatte della stessa materia dei romanzi più apprezzati. Il romanziere e il terapeuta ci invitano a sfogliare le pagine della nostra vita, al fine di scoprirne le meraviglie. Il libro, pur restando un punto di riferimento obbligatorio per chi si occupa di psicoterapia e in particolare di psicoterapia della Gestalt, si rivolge a tutti, sia a coloro che pensano che la loro vita meriti un romanzo, sia a coloro che non lo pensano. Esso stesso può essere pensato come un meta-romanzo che, secondo le regole della buona narrativa, riesce a creare quel clima che facilita l'identificazione del lettore e crea in lui energia, eccitazione, curiosità, vita; in altre parole, interesse.