Autore: Luigi Attenasio, Angelo Di Gennaro (a cura di)

Casa editrice: Armando Editore

Anno di pubblicazione: 2012

ISBN: 978-88-6081-855-3

Nei vari Servizi di un Dipartimento di Salute Mentale c'è sempre qualche utente definito "paziente grave", non solo per categoria diagnostica, ma per tutte le variabili cliniche e sociali, economiche e lavorative, affettive e relazionali che concorrono ad "aggravare" chi ad essi si rivolge.
Sottrarsi allo "stress" di dover inventare ogni volta percorsi terapeutici nuove permette di affrontare le situazioni problematiche sfruttando in maniera agevole e rapida l'esperienza precedente. Ciò, però, comporta il rischio di rendere automatiche le risposte, inserire i problemi entro schemi codificati e conosciuti e non riconoscere le novità e le differenze che ogni paziente porta con sé. L'ipotesi è che queste risposte contribuiscano a determinarne il destino e a "configurarlo" come paziente gravie.
Alla verifica di questa ipotesi, e di altro, sono stati al nostro fianco dal 2001 al 2003 Agostino Pirella, Vieri Marzi, Cristiano Castelfranchi, Guida G. Pullia e Paolo Henry. Il lavoro di formazione raccontato nel libro mostra il tentativo di riflettere collettivamente su questo percorso lavorativo e ha per focus gli operatori stess. Il loro rapportarsi di fronte ad una persona problematica, la storia degli interventi fatti, di quelli mancati, nuove idee, altre soluzioni.
Ma, a ben vedere, i protagonisti, i committenti, sono gli stessi utenti. Quelli protagonisti dello studio hanno una età tra i 18 e i 45 anni, dell'area cosidetta psicotica.
Le loro storie facilitano l'individuazione dei nodi lavorativi e, dal 1997, illuminano lo stile di lavoro dell'intero Dipartimento.